La valutazione pre-trapianto
I pazienti con malattie epatiche che possono avere indicazione al trapianto di fegato vengono inviati all'ambulatorio di valutazione pre-trapianto.
E' necessaria una visita gastroenterologica/epatologica per stabilire se la malattia epatica può essere curata ancora con terapia convenzionali e se lo stadio di insufficienza epatica consente di aspettare proseguendo con i controlli periodici.
Quando invece viene confermata l'indicazione al trapianto di fegato, è necessario eseguire una serie di accertamenti clinici e di laboratorio finalizzati a definire con maggior precisione la natura della malattia e la sua gravità. Inoltre bisogna escludere la presenza di situazioni che possono rendere il trapianto non fattibile, come ad esempio malattie cardiache e polmonari, renali, neurologiche che innalzano il rischio operatorio oppure tumori maligni che sarebbero di seguito aggravati dalla terapia antirigetto.
I pazienti con storie di abuso di alcol e/o sostanze stupefacenti vengono valutati dal consulente psichiatra e affidati al SERT territoriale per il controllo dell'astinenza. Per l'immissione in lista deve essere trascorso un periodo di astinenza di almeno sei mesi, oltre al fatto che il paziente viene seguito periodicamente e deve manifestare la reale intenzione alla completa astinenza anche dopo il trapianto.
Tutti gli accertamenti di laboratorio, strumentali e di consulenza specialistica possono essere eseguiti in ambulatorio oppure in caso di ricovero per i pazienti in condizioni più severe. Questo dipende però dai diversi centri trapianti in Italia.