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Perché un trapianto di fegato

Il trapianto è oggi una forma di terapia estremamente efficace e rappresenta l'unica possibilità di trattamento per alcune gravi malattie in stadio avanzato. Il trapianto che consiste nell'asportazione del fegato e la sostituzione con uno nuovo, può rendersi necessario sostanzialmente in tre circostanze:

1) malattie croniche evolutive di fegato che limitino la sopravvivenza del paziente. Questa è di gran lunga la circostanza più frequente ed il trapianto viene eseguito per evitare il decesso del paziente (che senza di esso avrebbe luogo inevitabilmente dopo un periodo più o meno lungo) e garantire una buona qualità di vita;

2)  un'insufficienza epatica acuta – epatite fulminante. Si tratta di una malattia acuta che insorge per cause  diverse su fegato in precedenza perfettamente sano. In questa circostanza la malattia può provocare la morte del paziente nell'arco di pochi giorni o settimane o guarire completamente. Purtroppo a tutt'oggi è molto difficile prevedere con esattezza quali malati potranno guarire spontaneamente e quando invece il trapianto deve essere eseguito in urgenza.

3) malattie metaboliche del fegato sano. In alcune rare circostanze, riguardanti per lo più  pazienti in età pediatrica, il fegato pur essendo sostanzialmente sano, è sede di un difetto ereditario del metabolismo che causa danno agli altri organi. Il trapianto di fegato permette in questo caso di correggere il difetto e arrestare la malattia.

In breve le indicazioni più comuni al trapianto negli adulti, sono rappresentate dalla prima condizione, comprendendo la cirrosi epatica soprattutto da infezioni virali quali l’epatite C e B e la cirrosi alcolica, meno frequenti la cirrosi biliare primitiva, la colangite sclerosante e le forme autoimmunitarie.

Un’altra indicazione è l'epatocarcinoma su fegato cirrotico che non sia resecabile, permettendo oltre che il trattamento radicale della massa neoplastica anche la rimozione del più grave fattore di rischio rappresentato dalla cirrosi epatica. Purtroppo l’inserimento in lista d’attesa per il trapianto di fegato dei pazienti appare limitato dalla scarsa quantità di donatori oltre all’elevato rischio di recidiva del tumore dopo il trapianto stesso. I criteri di selezione nei pazienti con epatocarcinoma che vengono valutati per il trapianto di fegato, sono molto selettivi, ed al momento attuale si utilizzano a livello nazionale i Criteri di Milano.

Spesso prima del trapianto possono essere utilizzate altre tecniche per il trattamento del tumore come “ponte” in  attesa del trapianto stesso.


CRITERI DI MILANO PER IL TRAPIANTO
- singolo HCC < 5 cm o fino a tre noduli con dimensioni < 3 cm per ciascun nodulo
- assenza di metastasi al di fuori del fegato
- assenza di invasione vascolare.

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