I controlli ambulatoriali
E' necessario sottoporsi a dei controlli clinici periodici così da stabilire che non ci siano problemi collegati al trapianto e per monitorare la terapia immunosoppressiva. Inoltre per il rischio aumentato di neoplasie cutanee (dovuto alla terapia immunosoppressiva), è necessario effettuare annualmente una visita dermatologica, è bene controllare la comparsa di nuove lesioni cutanee e occorre controllare anche il cavo orale, nonché l'apparato genitale dal ginecologo con PAP test e mammografia per le donne.
Interazione tra farmaci post-trapianto
Dopo il trapianto è necessario iniziare una terapia che sia in grado di evitare che le cellule del sistema immunitario aggrediscano il fegato, pertanto è indispensabile effettuare la terapia immunosoppressiva nota come terapia anti-rigetto, dove i farmaci devono avere delle concentrazioni adeguate nel sangue. Questa concentrazioni possono venire alterate dall'assunzione di altri farmaci, pertanto dopo il trapianto sarà buona norma che ogni qual volta che un nuovo farmaco verrà prescritto al paziente trapiantato, il suo medico curante controlli le eventuali interazioni con gli altri farmaci assunti, nel caso vi siano dei dubbi si deve sempre chiedere al medico del centro trapianti.
La terapia
Alla dimissione vengono prescritti dal medico di reparto i farmaci e la modalità di assunzione degli stessi. La terapia deve essere seguita con cura ed attenzione. La mancata assunzione o l'assunzione scorretta mette a rischio la buona riuscita del trapianto. Nel caso di dubbi, contattare il centro di riferimento.
Le infezioni | Uno tra i più frequenti problemi che si possono verificare nel periodo dopo il trapianto sono le infezioni. La terapia immunosoppressiva unita alla ridotta funzionalità epatica e renale aumenta in maniera considerevole il rischio di infezione. Molto importante è riuscire a minimizzare questo rischio sia assumendo in circostanze particolari alcuni antibiotici per prevenire l'infezione sia diminuendo le occasioni di venire a contatto con agenti infettivi. |
Esistono dei semplici suggerimenti per ridurre il rischio di infezioni:
• ridurre al minimo la frequentazione di luoghi affollati e chiusi; in presenza di altre persone utilizzare la mascherina per i primi mesi dopo il trapianto;
• evitare i contatti con persone affette da malattie infettive e con bambini che frequentano scuole o asili dove si possono più frequentemente contrarre malattie;
• evitare per almeno 6 mesi di frequentare piscine pubbliche e prima di fare bagni in mare controllare che la ferita addominale sia completamente rimarginata;
• curare l'alimentazione cercando di evitare uova, carne, pesce e molluschi crudi;
• mantenere una buona igiene personale e dell'ambiente in cui si vive;
• curare la pulizia di mani e unghie;
• evitare tagli, ferite e se presenti lavarsi immediatamente con acqua e sapone , disinfettare e tenere controllata ogni modificazione della cute come presenza di rossore o gonfiore e contattare il medico curante in caso di dubbi;
• mantenere una scrupolosa igiene orale, con visite dentistiche regolari;
• si possono tenere animali domestici in casa, ma evitare che l'animale dorma in camera da letto ; si deve assolutamente evitare il contatto con gli escrementi e non lasciare che l'animale lecchi le mani o la faccia;
• se si hanno piante in casa si deve evitare il contatto con fertilizzanti o terreni concimati, ricordandosi sempre di usare guanti e mascherina;
• astenersi dai rapporti a rischio (rapporti sessuali a rischio, uso di siringhe non sterili…).
Se purtroppo nonostante tutte le accortezze, si contrae un'infezione è importante identificarla il prima possibile e così impostare una terapia mirata. E' importante contattare il centro trapianti o il medico curante in caso di febbre, soprattutto se associata a brividi, ittero, vomito e diarrea…