Attività sessuale
Prima del trapianto lo stimolo sessuale è molto inibito dalla malattia.
La normale ripresa della funzione del fegato dopo il trapianto che include anche la normalizzazione dell’assetto ormonale è alla base del recupero di questa attività.
In linea generale non ci sono preclusioni alla ripresa dell’attività sessuale con l’unica avvertenza di lasciar trascorrere le prime settimane di convalescenza necessaria alla ripresa dell’organismo. I pazienti che sono sottoposti a trapianto a cause di malattie virali o che convivono con partner portatori di malattie infettive devono prestare maggiori attenzioni.
In questo caso è più alto il rischio di contrarre o trasmettere queste malattie.
Perciò è consigliabile che queste persone abbiano rapporti sessuali protetti dopo il trapianto adottando metodi contraccettivi di barriera (profilattico) ed evitando rapporti durante il ciclo mestruale, in quanto il contatto diretto col sangue aumenta fortemente la possibilità di contrarre o trasmettere l’infezione. Per le donne che lo desiderano, è possibile affrontare e portare a termine una gravidanza dopo il trapianto.
Va comunque considerata una gravidanza a rischio ed andrebbe intrapresa d’accordo con il centro trapianto e il ginecologo. Prima di programmare una gravidanza però è meglio che trascorrano almeno 1 o 2 anni dal trapianto per permettere una stabilizzazione dell’organo e la riduzione dei dosaggi dell'immunosoppressore.