Controindicazioni
Le controindicazioni sono complicanze della malattia di fegato o altre malattie coesistenti che renderebbero il trapianto ad altissimo rischio di fallimento.
Le controindicazioni assolute al trapianto riconosciute sono le seguenti:
• Setticemia localizzata fuori dal fegato e vie biliari
• Cancro metastatico del fegato
• Cancro del fegato con metastasi extraepatiche
• Cardio-pneumopatie gravi
• Malattie neuro-psichiatriche gravi
• Età > 65 anni
• AIDS
Le controindicazioni assolute escludono a priori il trapianto.
Le controindicazioni relative sono invece le seguenti:
• Nefropatia cronica grave (ma esiste la possibilità di trapianto combinato fegato-rene)
• Trombosi della vena porta (o dei vasi splenici, da valutare caso per caso)
• Precedente intervento di chirurgia maggiore
• Tumori a carico di altri organi; in tale caso a seconda dell’istologia, dopo l’asportazione del tumore, il paziente deve attendere 5 anni liberi da recidiva di malattia prima dell’inserimento in lista per trapianto di fegato.
• HIV (vedi il protocollo del Centro Nazionale Trapianti)
Le controindicazioni relative sono soggette ad attenta valutazione e non escludono a priori il trapianto.
Inoltre, il paziente deve augurarsi di non incorrere nell’epatocarcinoma, ovvero il tumore epatico primitivo, la complicazione più temuta che si manifesta in circa il 10-15% dei casi di cirrosi epatica.
Generalmente, sono accettati in lista i pazienti:
- che non possono effettuare una resezione epatica
- che hanno un nodulo singolo di dimensione inferiore a 5 cm
- che hanno al massimo 3 noduli di dimensione inferiore ai 3 cm