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Record di trapianti al Cardarelli: 40 ore di sala operatoria e 4 vite salvate

Una maratona di quasi 40 ore, quella che ha visto impegnato il personale ospedaliero del Cardarelli di Napoli in un incredibile intervento chirurgico che ha coinvolto quattro trapianti di fegato.

Una vera e propria catena di cooperazione che ha portato a un risultato eccezionale: il ritorno alla vita e alla salute di quattro pazienti. L’ospedale ha così stabilito un nuovo record, proseguendo la sua serie di successi in trapianti che ha visto ben 11 interventi nel giro di 48 ore.

Un lavoro di squadra che va oltre le parole

A raccontare la straordinaria esperienza è stato uno degli infermieri coinvolti, Roberto, che ha scritto una lettera descrivendo, con emozione, il lavoro di squadra che ha reso possibile questa impresa. “Non sono persone che appaiono sui giornali”, scrive Roberto, “ma sono uomini e donne che passano più tempo in ospedale che con le proprie famiglie, che sono il motore di questo sistema, invisibili ma fondamentali”.

Ogni fase dell’intervento, dalla sanificazione della sala operatoria all’allestimento degli strumenti, è stata descritta con dovizia di dettagli. L’intero processo è stato svolto con protocolli rigorosi: la sanificazione dell’ambiente è stata curata da Enzo e Corrado, seguita dalla riorganizzazione della sala da parte degli operatori socio-sanitari Maria, Anastasia e Silvio, che hanno anche provveduto al rifornimento delle attrezzature.

L’incastro perfetto tra medici e infermieri

Ogni fase del trapianto, dal primo all’ultimo, è stata accompagnata dalla stessa attenzione al dettaglio e dalla stessa passione. “Anna R., Anna C., Nunzio, Benedetto, Peppe, Antonella, Rita, Vito, Tommaso, Giovanni, Rosario e Iolanda”, racconta Roberto, “sono gli infermieri che hanno lavorato fianco a fianco con l’equipe chirurgica, composta da Daniele, Federica, Giuseppe, Francesco e tanti altri, sotto la guida degli anestesisti. Non c’è mai stato un momento di sosta, tra giorno e notte, tutti impegnati a restituire la salute a chi ne aveva bisogno”.

L’intervento è stato un continuo susseguirsi di azioni e coordinamenti. Mentre la sala operatoria restava in attività, le ambulanze, con al volante Marianna e Vincenzo, accompagnavano gli organi da un lato all’altro della regione. Coordinati da Carmine, gli autisti hanno percorso strade, anche nelle ore più tarde, per garantire che gli organi arrivassero in tempo.

Un’operazione da record

La maratona è iniziata alle 5 del mattino di martedì 8 aprile e si è conclusa a mezzanotte del giorno successivo, con l’équipe guidata dal primario Giovanni Vennarecci, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Epatobiliare e Trapianti di Fegato, e dal primario Giuseppe De Simone, direttore dell’Unità di Terapia Intensiva Fegato. La qualità e la determinazione del lavoro svolto hanno portato al raggiungimento di un risultato straordinario: non solo una serie di interventi tecnicamente impeccabili, ma soprattutto la restituzione della vita e della salute a quattro persone, che potranno tornare a vivere una vita “normale” accanto ai propri cari.

La collaborazione, la passione e la dedizione di ogni membro del team del Cardarelli sono la vera forza di questa maratona chirurgica. Un lavoro che non si ferma mai, che trascende il tempo e che, soprattutto, restituisce la speranza e il sorriso a chi ne ha più bisogno.

Fonte: coinanews.it

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