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donazione fegato

buongiorno, sono un uomo adulto di 39 anni e sto valutando l’ipotesi di donare una parte del mio fegato (da vivente evidentemente) ad un mio parente già inserito in lista di attesa per tale trapianto. volevo avere se possibile talune delucidazioni da un vs esperto inerenti i rischi cui si sottopone il donante per una scelta cosciente, premesso che la persona che dovrebbe ottenere il trapianto è un uomo adulto di 42 anni e che mi pare di avere capito dovrebbero prelevare dal donante circa metà del fegato. vorrei capire meglio in particolare: 1. quale potrebbe essere il rischio di decesso connesso all’intervento e per quali ragioni, ovvero possono essere legati alla struttura ospedaliera, qualifica medici, procedure ….? 2. quali possono essere le complicazioni successive? sono curabili? in quale misura? in quale arco temporale? in quale misura possono comportare gravi patologie? 3. tali complicazioni possono essere legate anche loro alla struttura ospedaliera, qualifica medici, procedure ….? ovvero possono essere dovute ad errori nell’intervento ovvero sono casuali? 4. che tipo di esami dovrei fare preliminarmente e per quale durata temporale? 5. di quanto tempo sarebbe approssimativamente la degenza in ospedale ovvero a casa? 6. quali sarebbero le tempistiche del recupero e relative limitazioni? 7. quali sarebbero le limitazioni fisiche future, anche dopo il recupero? 8. successivamente all’intervento, intendo anche negli anni a seguire, ci sarebbero esami clinici e/o assistenza medica particolari? 9. per il beneficio del trapiantato, ci sarebbe molta differenza tra ricevere il fegato da persona deceduta anziché da vivente, da un punto di vista clinico e della guarigione (sulle tempistiche lo immagino)? nel ringraziarvi della disponibilità porgo i migliori saluti
Dott.ssaC.Di BenedettoMedico specialista in Medicina Interna.
USC Gastroenterologia 1
AO Papa Giovanni XXIII Bergamo

gentile utente le preannuncio che mi sarà impossibile in questo ambito rispondere dettagliatamente alle sue innumerevoli domande che andrebbero in prima istanza rivolte al centro trapianti al quale si vorrebbe affidare per la donazione e alle quali generalmente risponde una equipe di medici epatologici e chirurghi dei trapianti. sarò quindi in grado di darle delle risposte generali che andranno poi approfondite con l'equipe di medici alla quale si affiderà.
la mortalità legata a trapianto da donatore vivente per quanto riguarda il donatore è di circa 0.1-1%, mentre le complicanze sono di circa il 30% per il donatore, nella maggior parte dei casi curabili. l'esperienza del centro trapianti in materia di donazione da vivente ha senza dubbio un impatto sul tasso di complicanze post operatore. per essere candidabili alla donazione di fegato è assolutamente necessario sottoporsi a una serie di indagini mediche preliminari che dimostrino uno stato di salute ottimale del pontenziale donatore sia dal punto di vista fisico che mentale, nonché la effettiva possibilità tecnica di eseguire il prelievo (la presenza di varianti anatomiche del fegato può talvolta precludere l'intervento). i tempi di degenza in assenza di complicanze possono essere contenuti per il donatore. le sequele per il donatore sono di minima entità e in genere non si rende necessario uno specifico follow up del donatore a meno di evenienze particolari. il ricevente ha un tasso di complicanze legate alle vie biliari maggiori ma sostanzialmente la sopravvivenza a lungo termine è sovrapponibile a quella del trapianto da cadavere.
cordiali saluti

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