coma epatico
vorrei capire quali sono i requisiti per essere sottoposti a trapianto di fegato??un persona deve trovarsi con un piede nella fissa?mio zio è ricoverato da 3 mesi al policlinico di modena per un problema di ascite.ha subito un primo intervento di tipsi rivelatosi nn adeguato in quanto mio zio ha subito mostrato un insufficienza gastrica credo.quindi è stato sottoposto ad un secondo e terzo intervento per allargare l tipsi ma il problema dell'ascite sembrava peggiorato nonostante i medici ci avevano assicurato che le condizioni del fegato erano ottime e che per qst nn poteva essere messo in lista per il trapianto.la situazione è degenerata ieri e mio zio è andato in coma epatico in quanto si è rotta la vena porta,o meglio ha avuto un'ischemia epatica legata ad un trombo nella vena porta.ora le condizioni cliniche sono stabili oggi si aspettavano i risultati di alcune analisi per rilevare la presenza di un battereo la quale ha dato esito negativo, notizia positiva dato che il prof ci aveva detto che ci sarebbero state le condizioni per metterlo in lista per il trapianto ma ancora nulla: i medici dicono che bisogna verificare la presenza di un'infezione al sangue.
ma allora mi chiedo e vi chiedo davanti ad un soggetto quasi morto lo volete fare qst trapianto?????o dobbiamo aspettare che le cose si aggravino di più ??? grazie a che di voi mi risponderà
Dott.ssaG.MaginiMedico Specialista in Medicina Interna Ospedali Riuniti Bergamo
caro paziente, è difficile giudicare un caso con poche notizie cliniche tuttavia le posso confermare che la indicazione al trapianto sicuramente esiste ma per trapiantarla in sicurezza è necesario escludere fatti infettivi in atto che possono essere fatali, nel post trapianto, perchè peggiorati dalla terapia immunosoppressiva. mi piacerebbe potere dire di più ma gli unici che hanno tutti i dati per chiarire i suoi dubbi sono i medici che hanno i cura la mamma. è fondamentale che si fidi dei suoi epatologi di riferimento e che in caso di dubbio chieda chiarimenti. spesso le confermo che il trapianto ariva quando paziente e parenti sono stremati dalla malattia e dall'attesa ma questa attesa è spesso necessaria.