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donatore vivente

ho scritto pochi giorni fa, per avere un parere (grazie della risposta). mia madre, di 54 anni, è ricoverata da 3 settimane in ospedale e la diagnosi è cirrosi epatica autoimmune. in questo momento (dopo circa 10 giorni di cortisone) la sua bibilrubina è scesa da circa 18 a 12.1g/dl, le transaminasi si sono normalizzate (al momento del ricovero erano circa 800), le piastrine sono 50mila e inr è 1.65. gli altri parametri alterati sono pseudocolinesterasi 3830 e fibrinogeno 111, urea 57.
negli ultimi giorni spesso è confusa e fatica a mettere insieme le parole.
il trapianto dovrebbe essere indicato e credo anche con una certa urgenza (è corretto?). vorrei capire chi della famiglia potrebbe donarle un pezzo di fegato con la tecnica dello split liver. e' una questione di gruppo sanguigno? mia madre è 0 negativa, positiva al test di coombs. io, mio padre e le sorelle di mia madre siamo 0 positivi. potremmo essere comunque compatibili o non c'è speranza?
Dott.ssaG.MaginiMedico Specialista in Medicina Interna Ospedali Riuniti Bergamo

i membri della sua famiglia sono potenziali donatori ma la donazione da vivente è generalmente riservata a casi particolari e previa attenta valutazione clinica dei donatori.

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