richiesta parere
scrivo per conto di mio zio di 64 anni, al quale è stato diagnosticata una cirrosi epatica dismetabolica/criptogenetica. purtroppo gli è stata prospettata un’aspettativa di vita di massimo 6 mesi.
l’unica speranza sarebbe un trapianto di fegato, per cui era già stato inserito in lista d’attesa ed aveva effettuato tutti i screening necessari.
malauguratamente gli è stata negata questa possibilità, dal momento che quattro anni fa gli è stata asportata la prostata a causa della presenza di un adenocarcinoma.
dopo l’intervento non ci sono state ricadute e tutti gli esami di controllo sono sempre andati bene. inoltre, aldilà dei disturbi derivanti dal problema al fegato, gode di una discreta forma fisica.
per questo vi chiedo se secondo voi esiste la possibilità di poter procedere al trapianto di fegato, operazione che salverebbe la vita a mio zio.
Dott.ssaG.MaginiMedico Specialista in Medicina Interna Ospedali Riuniti Bergamo
purtroppo la politica adottata per i pazienti con precedente neoplasia è questa: è richiesta la remissione ovvero la mancata ripresa della neoplasia per 5 anni prima di potere riconsiderare il paziente per il trapianto. in alcuni centri è richiesto un tempo maggiore in caso di patologie come la neoplasia della mammella che possono recidivare anche a distanza di tempo. nel caso del suo parente questo tempo è troppo, un pò per lo stadio della malattia un pò per l'età (il limite di trapiantabilità in italia è di 65 anni). e' suo diritto chiedere un secondo parere ma purtroppo la posizione su questo punto è abbastanza uniforme. d'altra parte la terapia immunosoppressiva esporrebbe il paziente alla ripresa della neoplasia. cordiali saluti.